Vivaio Pizzella | Promuovere il consumo di ortofrutta per un paese più sano
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Promuovere il consumo di ortofrutta per un paese più sano

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Promuovere il consumo di ortofrutta per un paese più sano

  |   Mercati e Legislazione

In Italia il consumo di frutta e verdura continua a diminuire: nel 2000 se ne consumavano in media 361 grammi a testa, mentre oggi la media è di 303 gr. Gli studi dimostrano che il consumo ridotto non è dovuto alla crisi economica ma a un continuo e negativo cambiamento nei gusti alimentari che secondo le stime potrebbero portare ad un consumo di soli 280 grammi nel 2022. I nutrizionisti suggeriscono di consumarne almeno 500 gr al giorno favorendo il benessere del corpo e un risparmio ingente (pari quasi a 1,5 miliardi di euro l’anno) sulle spese sanitarie. In otto anni la spesa sanitaria calerebbe fino a nove miliardi di euro e i decessi per malattie cardiovascolari e tumori sarebbero 96mila in meno.
Le politiche che occorre mettere in atto devono puntare alla sensibilizzazione dei cittadini non solo attraverso campagne che celebrino i benefici per la salute, elemento che evidentemente non ottiene i risultati sperati. C’è bisogno di promuovere il territorio e i suoi prodotti e lavorare affinché l’offerta dii ortofrutta sia varia e dalle caratteristiche organolettiche elevate. La qualità è il punto cardine della promozione dei prodotti agricoli. Frutta e verdura devono essere proposte per il loro gusto e il piacere che portano in tavola.
Il monitor ortofrutta di Agroter propone come soluzione di sostituire almeno parzialmente l’eccessiva quota quotidiana di prodotti raffinati ricchi di zuccheri aggiunti, con l’ortofrutta. Quindi banane, agrumi, mele, broccoli e spinaci al posto di snack, dolciumi, cereali per la prima colazione, prodotti da forno, biscotti e gelati. «Perché questi sono i prodotti che per volumi, occasioni di consumo e valori nutrizionali entrano in concorrenza diretta con l’ortofrutta – ha spiegato il coordinatore del team Della Casa – basterebbe perciò mangiare 100 g di insalata e 100 di mela al giorno invece di quattro cracker, due biscotti e 20 g di cereali»